INFEZIONE

  • Nel Mondo465.915 casi positivi21.031 decessi confermati  (4.5%)200 Paesi con casi cliniciUpdated : 26 March 2020, 22:06 CET
  • In Italia

57.521 casi positivi

9.362 guariti

7.503 deceduti  (12% circa)

 

Storia

SARS nel 2002  mortalità 800/8000 pazienti= 10%

MERS nel 2012 mortalità 850/2500 pazienti=39%

COVID-19 nel 2019 mortalità 5735/153.123 =3,5%

 

Tutte le epidemie riportate sono state causate da un coronavirus, che comprende una vasta tipologia di virus, e tutti derivano dei pipistrelli. La epidemia scatenatasi nel 2019 in apparenza è sembrata fin dall’inizio poco preoccupante per la bassa mortalità.

Tuttavia, i dati dei dimostrano che in Italia la percentuale di mortalità e molto alta rispetto ai valori mondiali (12% rispetto a 4,5%), parliamo di quasi 3 volte. Da cosa dipende questo drammatico valore non è ancora ben chiaro. Il principale problema è rappresentato dal fatto che questo virus si diffonde con grande rapidità e la stragrande maggioranza dei contagiati guarisce con pochi o addirittura senza sintomi. La mortalità è bassa per fortuna, ma considerati gli aspetti dell’alto numero dei contagiati e dei soggetti a rischio in Lombardia sono stati raggiunti numeri molto gravi.

Questa alta mortalità in Italia ha evidenziato, per primo, come il concetto di prevenzione non esista. La esplosione dell’infezione in Cina a novembre, con tutta la sua drammaticità, aveva chiaramente evidenziato il rischio di trasmissione globale. E’ inspiegabile come i funzionari del Ministero della Salute e del Consiglio Superiore della Sanità non abbiamo mandato un gruppo di medici in Cina per valutare i rischi reali a cui potevamo essere esposti. Quindi ci troviamo, ancora oggi, senza maschere protettive e presidi per il test diagnostico del virus, sei mesi dopo l’inizio della pandemia. La tutela della salute e la prevenzione è un termine sconosciuto al Sistema Sanitario Italiano pur essendo un punto centrale nella tutela della salute; è molto efficace ed molto economico. Prevenire costa meno che curare. Specie per la popolazione anziana, che comprende i soggetti più deboli e a rischio. Mi auguro che questa lezione sia servita a tutti e che il presidente del Consiglio pensi ad una riforma del sistema sanitario e verifichi i piani di spesa delle regioni e della AUSL del Paese.

Mortalità e guarigioni

L’alto numero di pazienti portatori sani dell’infezione ed il numero di ammalati guariti dimostra che il più potente sistema di difesa del nostro organismo è il sistema immunitario. Le terapie farmacologiche vengono in secondo piano e, seppure utili, hanno lo scopo di consentire al nostro sistema immunitario di prevalere. Tanto è vero che tra le terapie proposte ed in fase di valutazione, c’è la trasfusione di plasma dei soggetti guariti a soggetti ammalati perché contengono un alto tasso di anticorpi anti-virus specifici.

Causa delle complicazioni e dei decessi è una polmonite interstiziale che causa una insufficienza respiratoria a carattere ingravescente. La fase acuta può durare da 3 a 10 giorni e, se non compaiono complicazioni, il paziente guarisce…

 

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