GLI STEROIDI ANDROGENI

Effetti clinici, Classificazione e Meccanismo d’azione

 

Introduzione.

Gli androgeni sono una famiglia di farmaci derivati dal testosterone ed esercitano i loro effetti su molti organi e tessuti del corpo umano come i caratteri sessuali e delle riproduzione, il muscolo, l’osso, la pelle ed i capelli, il fegato, il rene il tessuto emopoietico, il sistema immunitario ed il sistema nervoso centrale e periferico (Mooradian, Morley et al. 1987). L’effetto principale di questi ormoni è la mascolinizzazione, cioè l’accentuazione delle caratteristiche fisiche maschili.     Nel feto maschile, gli androgeni stimolano lo sviluppo dell’epididimo, delle vie deferenti, delle vescicole seminali e del dotto eiaculatori (derivati dal dotto Wolffiano) e dai genitali maschile esterni (pene, uretra, scroto) (Wilson, Griffin et al. 1981). Durante la pubertà i testicoli aumentano la produzione di androgeni, in particolare del testosterone che stimola la formazione dei caratteri sessuali primari come l’aumento di volume dei testicoli, dei genitali esterni e dei tessuti accessori della riproduzione come la prostata, le vescicole seminali e bulbo uretrale. Inoltre, gli androgeni stimolano la formazione dei caratteri sessuali secondari che comprendono gli effetti anabolici, come lo sviluppo fisico, la crescita lineare e muscolare, sia quelli androgeni, come l’allargamento della laringe e abbassamento del tono della voce, la crescita del pelo in regione facciale, ascellare e pubica, un aumento delle ghiandole sebacee ad aumento di secrezione del grasso della pelle (formazione di acne) e dei capelli, sul sistema nervoso centrale aumentando la libido e l’aggressività.

Gli Androgeni.

Gli androgeni nel corpo umano comprendono il testosterone, il diidrotestosterone (DHT), l’androstenedione ed il deidroepiandrosterone (DHEA). Il più importante androgeno è il testosterone, secreto dal testicolo nell’uomo è prodotto dalle cellule di Leydig del testicolo e rappresenta il 95% del testosterone circolante. Le ovaie e le ghiandole surrenali producono una modesta quantità di testosterone, ma secernono prevalentemente androgeni deboli come il deidroepiandrosterone (DEA) ed il suo derivato androstenedione. Questi androgeni sono importanti nella donna perché possono essere fisiologicamente trasformati in testosterone e 5α-diidrotestosterone. Circa il 5% del testosterone prodotto dal testicolo viene trasformato in DHT, un androgeno più potente da un enzima, la 5α reduttasi. Il DHT è da 15 a 30 volte più potente del testosterone. Il DHEA e DHEA-S, che sono gli androgeni prodotti dalla surrene, sono precursori intracellulari di androgeni ed estrogeni nei tessuti. La maggior parte del testosterone è trasportato nel plasma per il 40-50% dall’albumina ed il 50-60% dalla SHBG (sex hormone-binding-globulin), mentre l’ 1–2% è in forma libera (Dunn, Nisula et al. 1981).

Parte del testosterone è convertito dall’enzima aromatasi in estradiolo, cosicché il testosterone è attivo sui tessuti mediante tre vie: direttamente attivando i recettori androgeni (AR) e indirettamente attraverso la trasformazione in DHT e attraverso la conversione in estrogeno attivando così i recettori estrogenici α e β (ERα ae ERβ).

 

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