Queste ultima ed importante ed esclusiva pubblicazione del dott. Vittorio Emanuele Bianchi ha presentato gli studi sperimentali condotti su animali e sull’uomo che dimostrano il ruolo degli androgeni nella prevenzione e cura delle malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer’s, Parkinson’s, sclerosi multipla, e sclerosi laterale amiotrofica.

Il testosterone ed i suoi derivati, svolgono una azione protettiva sui neuroni, mantenendo la loro efficienza e funzionalità. Nei soggetti con bassi livelli di testosterone, sia uomo che donna, sono esposti ad un maggior rischio di invecchiamento cerebrale, perdita della funzionalità e della memoria.

Particolarmente importante è il ruolo del testosterone nella terapia della demenza e dell’Alzheimer’s. Il testosterone agisce direttamente sul neurone cerebrale mantenendone la funzionalità, ma agisce inoltre attraverso i suoi importanti metaboliti come l’estradiolo ed il diidrotestosterone. Gli studi clinici condotti sull’uomo hanno però risultati contrastanti, cioè alcuni non hanno evidenziato benefici della terapia con testosterone nella malattia di Alzheimer. Questo è dovuto purtroppo ad alcune procedure della ricerca non adeguate, al basso numero di pazienti studiati e alle differenti dosi di testosterone somministrato. Un altro importante aspetto è rappresentato dal tempo di inizio della terapia. Se la terapia è iniziata in uno stato avanzato della malattia determina effetti limitati o nulli perché quando il neurone è fortemente danneggiato, il processo di reversibilità non è possibile. Pertanto, la efficacia degli androgeni è soprattutto nella fase preventiva o all’inizio della sintomatologia.

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