TERAPIA DELLA OBESITA’

L’eccesso di grasso corporeo in una persona ha una origine complessa, è causato da vari fattori ed è importante l’approccio terapeutico giusto per ottenere dei risultati significativi. Non è necessario fare diventare un obeso magro, ma ridurre anche di poco l’eccesso di grasso corporeo determina importanti miglioramenti sulla salute. Per l’incidenza e i costi sociali dell’obesità si rimanda al libro: Longevity: il segreto degli ormoni. Di Vittorio Bianchi.

Prima di tutto bisogna escludere quelle malattie ormonali che causano l’obesità e sono indipendenti dalla volontà del paziente. Queste malattie comprendono disfunzioni della tiroide (ipotiroidismo), il morbo di Cushing. Un attento esame ormonale consentirà di fare la diagnosi corretta.

Il trattamento dell’obesità si compone in tre fasi: la dieta, l’esercizio fisico, il controllo dello stato emozionale.

 

 

La dieta.

Il primo fattore responsabile dell’ingrassamento è il disordine alimentare che causa un eccesso di cibo in vari momenti della giornata. Una dieta corretta ed equilibrata è la prima strategia vincente per ottenere il risultato. Purtroppo il settore dieta è oggi più influenzata dalla moda che dalla cultura scientifica della nutrizione. Diete troppo povere di carboidrati, troppo restrittive nella quantità del cibo (come semi-digiuni, diete paleolitiche, ecc.) possono dare risultati a breve termine, ma a lungo termine determinano un ingrassamento maggiore.

Il trattamento terapeutico più efficace, consiste in un programma terapeutico-riabilitativo attuato presso i centri di Dietetica e Nutrizione clinica di strutture mediche accreditate, con un lavoro di equipe integrato da diverse figure professionali come medici specializzati (internisti, nutrizionisti clinici, endocrinologi, dietiste, fisioterapisti, istruttori fitness” (Donini et al., 2010).

La dieta rappresenta il cardine principale per la cura del sovrappeso e dell’obesità. Ma la prescrizione della dieta rappresenta due aspetti importanti e complessi: la personalizzazione della dieta e mettere il soggetto nella condizione di seguirla bene. La dieta deve essere di calorie almeno sufficiente a coprire la spesa energetica del metabolismo di base. Il metabolismo di base si calcola con formule teoriche o si misura con la calorimetria indiretta (vedi argomento trattato a parte). La perdita di peso deve essere fisiologica (1-3 kg al mese) perché dimagramenti più intensi agiscono negativamente sul metabolismo basala (che diminuisce) e favoriscono la perdita di massa muscolare e ossea. La dieta deve essere equilibrata tra proteine (vegetali e animali), carboidrati e grassi. I rapporti tra i nutrienti (proteine, carboidrati, grassi) e la massa corporea è rappresentata dal figura 2. Per proteine si intendono quelle animali e quelle vegetali. Per i grassi si comprendono quelli saturi e quelli polinsaturi che dovrebbero essere in percentuale maggiore. I grassi polinsaturi sono rappresentati da grassi vegetali (olio di oliva, di semi di lino, gli omega 3). I carboidrati comprendono gli zuccheri complessi, quelli derivati dai cereali, come il pane, la pasta, le fette biscottate, ecc.

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